Ti pignorano la casa per questo errore: non sottovalutarlo o rischi grosso
Essere onesti è un dovere di tutti. Se non lo si è nei confronti dello Stato, si viene puniti nel modo giusto.
Una delle piaghe dell’Italia è sicuramente l’evasione fiscale, che dilaga in più settori lavorativi, ma alcuni è più diffusa che in altri, ma a prescindere da questo non è assolutamente da sottovalutare. Questo accade nel momento in cui non tutti decidono di fare la fatidica dichiarazione dei redditi.
Questo è il periodo in cui tutti dovrebbero recarsi dal proprio commercialista o presso un Caf per poter svolgere la pratica. In molti però non l’hanno fatto, e non hanno intenzione di dichiarare le proprie entrate. Molte attività, in particolar modo le piccole imprese, si trovano a non raggiungere la soglia minima di affidabilità delle dichiarazioni fiscali.
Tra queste troviamo sicuramente le lavanderie, che figurano come le attività che dichiarano meno i propri redditi. Sul Sole 24 Ore infatti possiamo apprendere con grande rammarico che sono oltre 7.645 le lavanderie italiane che nascondo le entrate agli occhi del Fisco.
Un altro settore in cui non c’è totale correttezza è quello delle automobili a noleggio, insieme ad alcune attività della ristorazione, come pasticcerie, bar, ristoranti, panetterie e macellerie, insieme ai centri sportivi e quelli che si occupano dell’assistenza a disabili e anziani.
L’evasione fiscale
In questo caso, è importante precisare in quali situazioni si parla di evasione fiscale. Prima di tutto è evasione la dichiarazione di un reddito più basso rispetto ai guadagni, o si lavora direttamente a nero. L’evasore è anche colui che non paga mai l’Iva.
Infine rientra nell’evasione fiscale anche il mancato pagamento delle tasse (Imu, Tari, Irpef o il canone Rai). Attenzione però ad un dettaglio: non si tratta sempre di un reato. Lo diventa nel momento in cui si superano determinate soglie. Ad esempio, diventa reato nel momento in cui non si fa la dichiarazione dei redditi e la somma sottratta all’erario è uguale o superiore a 50mila euro annui.
Un triste primato
Nonostante le bellezze naturali, storiche e culturali, l’Italia è nota anche per essere uno dei Paesi con la maggiore evasione fiscale in Europa. Eppure qualche settore si salva in calcio d’angolo, come quello medico-sanitario. Con un tasso di affidabilità del 75% troviamo gli studi medici e le farmacie. Tra i lavoratori più onesti troviamo anche i ragionieri, i commercialisti e i consulenti del lavoro.
Invece nel resto del mondo possiamo trovare alcuni Paesi che decisamente più corretti rispetto l’Italia. Primeggiano per onestà i Paesi scandinavi o altri europei, come Malta, Cipro, Lussemburgo e la Svizzera.