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Altro che più Italia e meno Europa | La nuova falla dello Stato per levarti anche le mutande dalla pensione: non ti rimane più niente

pensionato disperato
Debiti sulla pensione – Depositphotos . Interno18.it

Se sei prossimo alla pensione, devi sapere che rischi di rimanere al verde: sembra che lo Stato abbia sbagliato ancora una volta.

Andare in pensione diventa sempre più difficile: da anni si sta combattendo per capire l’età giusta per il pensionamento e quanti anni di lavoro bisogna avere alle spalle, senza considerare la lotta per garantire una pensione adeguata a tutte le categorie di lavoratori, soprattutto liberi professionisti.

Adesso però è venuta alla luce un altro problema non indifferente. Si parla addirittura della presenza di debiti che potrebbero ritardare la liquidazione dell’assegno della pensione o addirittura il trattamento di fine rapporto.

Le amministrazioni pubbliche e le società a partecipazione pubblica devono constatare, prima di effettuare un pagamento maggiore di 10 mila euro, che il beneficiario non abbia l’obbligo di versare una somma di denaro derivante dalla notifica di una o più cartelle di pagamento la cui somma indicata sia uguale o superiore alla soglia suddetta.

E’ l’articolo 48 – bis del Dpr n. 602 del 29 settembre 1973 che definisce le modalità sulla riscossione delle imposte sul reddito. Se si ha un debito con la Pubblica Amministrazione, l’accredito della pensione avverrà molto più tardi, come anche il trattamento di fine rapporto, in quanto fa scattare la segnalazione all’Agenzia delle Entrate.

In quali situazione avviene la verifica

I commi 986 e 987 dell’articolo 1 della legge di Bilancio 2018, hanno recentemente modificato il limite oltre cui avviene la verifica degli inadempimenti: da 10 mila la soglia è scesa a 5 mila euro. Inoltre è necessario che si verifichino alcune condizioni, tra cui appunto una pensione pari o superiore a 5 mila euro e un debito verso la Pubblica Amministrazione pari o superiore a 5 mila euro.

Quando la prestazione viene liquidata, scatta quindi la segnalazione all’Agenzia delle Entrate Riscossione se il beneficiario risulta inadempiente al saldo di una o più cartelle di pagamento. Sarà perciò necessario saldare il debito. In questo modo, la verifica porta a sapere con certezza e in tempi brevi quali siano i contribuenti inadempienti e immediatamente rende esecutive le azioni verso queste persone.

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Pignoramento – Depositphotos – Interno18.it

Il pignoramento quasi immediato

La verifica ha lo scopo di essere a conoscenza delle posizioni di morosità dei soggetti e ha la funzione di gestire le richieste di verifica su grandi numeri. Sarà l’Agente della Riscossione ad agire direttamente sul territorio, mettendo in atto il pignoramento sulla pensione. E’ importante sapere che la verifica non scatta in automatico con pensioni inferiori a 5 mila euro, ma si rischia ugualmente il pignoramento anche se la procedura non è immediata.

Bisogna specificare che è a rischio pignoramento la parte di pensione che supera di 2 volte il valore dell’Assegno sociale (ovvero 1.068,82), e si può prendere solo 1/5 della parte pignorabile. Per fare i calcoli. bisognerà sottrarre alla pensione percepita i 1.068,82 euro, e successivamente si calcola il 20% del risultato. Non verranno mai pignorate però le prestazioni assistenziali (tra cui la pensione di invalidità civile) e le rendite Inail. Di conseguenza non avverrà nemmeno la verifica.