Scuola, incubo per migliaia di professori: lo stipendio non lo vedete più per mesi | Il Governo Meloni ha deciso
C’è il rischio di non avere lo stipendio: ecco cosa sta accadendo a migliaia di insegnanti italiani dopo le decisioni del Governo.
Stiamo vivendo un 2024 ricco di novità e cambiamenti importanti. Nella maggior parte dei casi, lo Stato è dalla parte dei cittadini, ma altre volte sembra che le decisioni prese dal Governo remino contro gli italiani, esattamente come in questo caso.
Uno dei temi più discussi è sicuramente quello che riguarda la disoccupazione. La maggior parte delle persone rimaste a casa dopo la fine di un contratto di lavoro, hanno fatto richiesta per poter percepire la Naspi, ovvero una somma per poter sopravvivere in attesa dell’arrivo di un nuovo impiego.
Il problema nasce però dalla tipologia di lavoro. Non tutti i lavoratori infatti hanno diritto alla Naspi. Tra questi infatti troviamo i dipendenti della pubblica amministrazione a tempo indeterminato quando vengono licenziati.
Fanno eccezione però gli insegnanti precari, che possono fare richiesta in seguito al termine del contratto a tempo determinato. Andiamo quindi a capire quali sono i requisiti per poter fare domanda e a quanto ammonta la Naspi dedicata a questa categoria di lavoratori.
I requisiti per avere la Naspi
Per poter percepire la Naspi in qualità di insegnante precario, il lavoratore dovrà aver maturato almeno 13 settimane di contributi durante i quattro anni precedenti alla domanda, dovrà aver fatto della supplenza breve (sempre se ha maturato i contributi durante i 4 anni precedenti), e deve essere totalmente disoccupato al momento della domanda.
Di solito, la durata della Naspi corrisponde alla metà dei contributi versati durante il quadriennio di riferimento. Ad esempio, se l’insegnante ha lavorato per un intero anno scolastico, avrà diritto a 5 mesi di indennità, mentre se ha lavorato solo 6 mesi avrà 3 mesi di indennità. L’importo ovviamente varia a seconda dello stipendio percepito.
Come presentare la domanda
Tutti gli insegnanti precari che rispettano i requisiti elencati nel paragrafo precedente, possono presentare la domanda solo nel momento in cui il loro contratto a tempo determinato è scaduto, ovvero dopo il o30 giugno. La presentazione potrà essere solamente per via telematica tramite il sito dell’Inps, seguendo la procedura indicata.
Sarà necessario accedere tramite Spid, Cns o Cie entro e non oltre 68 giorni dalla cessazione del contratto. Oltre questo termine, il diritto alla Naspi decade. Se invece la domanda dovesse essere presentata dopo l’ottavo giorno dalla fine del contratto, l’indennità spetta già a partire dal giorno dopo la presentazione dell’istanza. Si potrebbe anche presentare la domanda il giorno dopo la scadenza del rapporto di lavoro, ma la disoccupazione parte dopo l’ottavo giorno.