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‘Vado all’estero e risparmio ‘ | E’ davvero come credi? Svelata la vera falla che ti hanno tenuto nascosto per anni: proprio in questa città consumi tutti i soldi

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Trasferirsi all’estero – Depositphotos – Interno18.it

Trasferirsi all’estero non sempre diventa sinonimo di “risparmio”: attenzione alla meta che scegli, potrebbe essere la più costosa.

Il fenomeno della fuga di cervelli è un problema che affligge l’Italia da anni. Molte persone, specialmente i giovani, preferiscono trasferirsi all’estero per poter realizzare i propri progetti di vita e avere una posizione lavorativa migliore rispetto a quella che si potrebbe ottenere in Italia.

Alla fine, l’emigrazione non è qualcosa di totalmente nuovo: tra gli anni Ottanta dell’Ottocento e la Prima Guerra Mondiale milioni di italiani salparono verso l’America alla ricerca di un futuro migliore. Questa necessità si avverte fortemente ancora oggi, ma si prediligono le mete europee.

Ecco che molti giovani e giovanissimi scelgono di andare a vivere nelle grandi capitali europee per studio o direttamente per lavoro, certi di avere molte più possibilità di fare carriera ed essere riconosciuti come professionisti dei vari settori. Ma c’è sempre l’altro lato della medaglia che non viene preso in considerazione.

Bisogna quindi prestare attenzione alla meta che si sceglie: andare a vivere all’estero non significa automaticamente risparmiare. Alcune città sono molto belle e ben organizzate, ma spesso possono celare prezzi altissimi per la quotidianità.

Un’analisi dettagliata

La banca N26 ha condotto un sondaggio che permette di sapere qual è il Paese europeo più costoso. Sono stati presi in considerazione 12 Stati più noti per essere meta preferita da coloro che vogliono cambiare vita. L’analisi ha valutato alcuni parametri, tra cui la dimensione della popolazione e l’attuale situazione politica e sociale, la loro attrattiva per il trasferimento, la densità di popolazione e il senso generale di felicità dei residenti.

La classifica è stata creata basandosi su punteggi che vanno da 1 a 10, ovvero dal peggiore al migliore, valutando diversi settori e arrivando così ad un punteggio generale di 50. Possiamo iniziare affermando che, secondo il World Happiness Report, la Danimarca è il Paese più felice, seguita dai Paesi Bassi, dalla Svezia e dalla Svizzera. I meno felici invece risultano essere la Grecia, la Spagna e l’Italia.

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Gracia, Isola di Santorini – Depositphotos – Interno18.it

Il Paese più costoso

Un altro importante risultato riguarda la classifica in cui i Paesi sono stati disposi dal meno costoso al più caro. Sono stati presi in considerazione alcuni criteri che hanno permesso successivamente di creare una classifica generale. Per esempio, è stato valutato il costo di locazione, confermando il Belgio come Paese con affitti più accessibili e l’Italia come quello con il peggior rapporto qualità/prezzo. Spagna e Belgio presentano una crescita di stipendi notevole, costo della vita al contrario di Austria e Paesi bassi.

Nella classifica generale perciò troviamo il Regno Unito nell’ultima posizione con 19,7 punti, seguito da Pesi Bassi (20,4) ed Italia (20,4). Al primo posto invece troviamo la Grecia, con ben 24,9 punti, confermandosi il Paese europeo più caro. Può sembrare una delle mete preferite dai vacanzieri per i prezzi accessibili, ma non conviene stabilirsi qui a causa dei prezzi molto alti della vita.