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Addio alle tue bevande preferite | Non potrai più comprarle: tutta colpa del Ministro dell’economia

Bibite
Bibite gassate – depositphotos – interno18

Brutte notizie per gli amanti delle bibite gassate: ecco cosa ha deciso di fare il governo Meloni. Svolta senza precedenti.

In tutto il mondo le bevande gassate i succhi di frutta vengono consumati in grande quantità, non solo in occasione di feste o occasioni speciali, ma molte persone le bevono anche quotidianamente durante i pasti.

Non manca infatti chi le preferisce all’acqua, in quanto più gustose e secondo tanti anche più facili da digerire grazie alle bollicine presenti al loro interno. Un consumo eccessivo di bevande gassate o succhi di frutta, però, può risultare dannoso per il nostro organismo e provocare sul lungo periodo dei danni non indifferenti.

Il consumo di bevande gassate, se eccede i limiti, infatti, può generare l’insorgenza di patologie, soprattutto se a consumarle sono bambini ancora in via di sviluppo, tra cui diabete e obesità per via della grande quantità di zuccheri presenti al loro interno.

Proprio per questo motivi il governo negli anni ha cercato di introdurre alcune misure volte a limitare il consumo di succhi di frutta e bevande gassate.

In cosa consiste la sugar tax

A partire dal 2020 il governo ha deciso di introdurre una nuova tassa denominata sugar tax, con lo scopo di tassare in modo superiore non solo succhi di frutta e bevande gassate, ma anche tutti quei prodotti che contengono zuccheri, tra cui le salse di pomodoro.

L’obiettivo di questa norma sarebbe quello di ridurre il consumo di bevande gassate e di conseguenza anche l’insorgenza di patologie ad esse legate, tra cui proprio il diabete e l’obesità che colpisce ragazzi e bambini sempre più piccoli, i quali sono soliti consumare succhi e bibite in gran quantità.

Bibite
Bibite – depositphotos – interno18

Il governo Meloni rinvia la sugar tax

La notizia dell’introduzione della sugar tax ha indispettito non poco sia i consumatori che le principali associazioni a loro tutela e sono stati in molti a contestare la legittimità costituzionale di questa norma, in quanto violerebbe i principi di equità fiscale e capacità contributiva.

Inoltre, stando alle obiezioni sollevate da chi è contrario all’introduzione di questa norma, la sugar tax avrebbe come unico fine l’aumento dei prezzi di generi di largo consumo e non avrebbe delle reali ripercussioni sullo stato di salute dei cittadini, in quanto per ridurre il consumo di zuccheri è necessario agire in modo diverso e con proposte di legge più consistenti. Per tali ragioni, al momento il governo Meloni ha deciso di fare marcia indietro e rinviare l’introduzione di questa tassa.