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Nuova rottamazione delle cartelle: come funziona, chi può aderire e cosa conviene fare subito

Agenzia delle entrate – fonte_Facebook – Interno18.it

Arriva una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali: obiettivi chiari (recupero crediti e respiro ai contribuenti) e una finestra temporale da non perdere. Ecco le regole pratiche, i requisiti, le scadenze e i passi da fare ora per evitare errori.

Che cos’è la nuova rottamazione: debiti inclusi, benefici, scadenze e modalità

La rottamazione è una definizione agevolata dei carichi affidati alla riscossione in un certo intervallo temporale (specificato nel provvedimento attuativo). In sintesi, consente di estinguere i debiti versando solo le imposte/tributi dovuti e le spese di notifica/esecutive, con stralcio di sanzioni e interessi di mora (salvo eccezioni). I carichi ammessi di norma includono imposte erariali (Irpef, Iva, Ires), tributi locali (se affidati alla riscossione), contributi previdenziali e alcune sanzioni amministrative (con regole specifiche per il Codice della Strada, dove di solito si pagano l’importo della multa e spese, mentre restano esclusi gli interessi di mora). Restano fuori i debiti espressamente esclusi dalla legge (per es. risorse proprie UE o recuperi di aiuti di Stato, quando previsti).

Benefici principali. Azzeramento di sanzioni e interessi di mora (ove previsto), piano rateale fino al numero massimo stabilito, stop a nuove azioni esecutive per i carichi oggetto di domanda mentre la pratica è in istruttoria (nei limiti fissati). Decadenza in caso di mancato pagamento anche di una sola rata “rigida” entro i termini di tolleranza: si perdono i benefici e tornano integralmente sanzioni e interessi.

Scadenze. Il calendario tipico prevede: apertura finestra per la domanda online sul portale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione; rilascio della comunicazione delle somme dovute (con importo, rate e scadenze); pagamento in unica soluzione o in rate con scadenze predefinite (prime due più ravvicinate, poi cadenza periodica). Le date ufficiali arrivano con il decreto/atto attuativo: segnati i termini perché la domanda tardiva non è accolta.

Come si presenta la domanda. Accesso all’area riservata ADER con SPID/CIE/CNS, selezione dei carichi (singole cartelle o lotti), scelta della rateazione e invio. Salva la ricevuta: fa fede in caso di verifiche. La comunicazione delle somme dovute arriva poi in area riservata e via PEC/posta, con i bollettini allegati.

coppia-infelice-che controlla documenti – fonte_freepik.com

Chi può aderire, cosa conviene: la check-list operativa

Chi può aderire. Persone fisiche, professionisti, imprese e enti che hanno carichi affidati alla riscossione nel perimetro temporale indicato. Sono ammessi anche contribuenti che in passato non hanno perfezionato vecchie rottamazioni (salvo esclusioni specifiche del nuovo provvedimento). Chi ha piani di dilazione in corso può far confluire i residui nella nuova definizione, secondo regole che verranno precisate; le rate pagate restano acquisite, le residue ricalcolate al netto di sanzioni/interessi stralciati.

Quando conviene. In generale, se le cartelle contengono molte sanzioni e interessi, la rottamazione riduce sensibilmente l’esborso. Conviene anche per chi ha carichi frammentati e vuole unificare in un solo piano, con uscite prevedibili a budget. Valuta invece con attenzione se hai somme già quasi interamente versate (poca convenienza residua) o se la liquidità è tesa: una rate “rigida” mancata fa decadere dai benefici.

Quanto si paga. Dipende dal capitale ancora dovuto, dalle spese e da eventuali voci non stralciabili (es. sanzione base per CDS). La comunicazione ADER è il riferimento: diffida di calcoli “a spanne” e usa i prospetti ufficiali.

Documenti e dati da preparare subito. Elenco cartelle/avvisi (numero e data), eventuali piani di rateazione già in corso, recapiti PEC aggiornati, IBAN per domiciliazione (se ammessa), ISEE o bilancio previsionale di cassa interno per stimare sostenibilità delle rate. Organizza un file con tutto: accelera la pratica e riduce errori.

Strategie pratiche. 1) Seleziona i carichi: puoi rottamare solo alcune partite e lasciarne altre fuori (se conviene). 2) Scegli la cadenza rate coerente con i flussi di cassa (evita piani troppo aggressivi: la decadenza costa). 3) Domicilia i pagamenti se disponibile: riduce il rischio di dimenticanze. 4) Conserva ogni quietanza e scarica la comunicazione ADER: servono in controlli futuri o per il durc.

Errori da evitare. Domanda oltre termine; ignorare cartelle “minori” che poi bloccano compensazioni o certificazioni; sottostimare il carico di cassa delle prime rate; cambiare PEC/recapiti senza aggiornare il profilo; saltare anche di poco la scadenza di una rata (la tolleranza, se prevista, è limitata a pochi giorni).

Riflessi su fisco e banche. Piano perfezionato e pagamenti in corso migliorano la posizione verso PA (ad esempio per gare o contributi) e possono essere valutati positivamente anche da istituti di credito in ottica di ristrutturazione debiti: hai un accordo definito e sostenibile, non un contenzioso aperto.

Domande frequenti.
Ho contenziosi pendenti? La definizione può richiedere la rinuncia al contenzioso su quei carichi: verifica col consulente legale/fiscale.
Posso compensare con crediti d’imposta? Dipende dalle norme attuative: in genere la rottamazione si paga con i bollettini dedicati; la compensazione è spesso limitata o esclusa.
Che succede se non pago una rata? Decadenza e ripristino integrale del debito con sanzioni/interessi: attenzione al cash flow.

Cosa fare ora (check-list rapida). 1) Mappa completa dei debiti affidati alla riscossione. 2) Simula la convenienza (capitale vs sanzioni/interessi). 3) Decidi quali cartelle inserire. 4) Prepara la domanda per il primo giorno utile. 5) Organizza calendario pagamenti con reminder e, se possibile, domiciliazione.

La nuova rottamazione delle cartelle è un’occasione concreta per ridurre il peso di sanzioni e interessi e chiudere posizioni pendenti con un piano sostenibile. La chiave è la tempestività (domanda entro i termini), la selezione intelligente dei carichi e una gestione rigorosa delle scadenze. Con un minimo di pianificazione, trasformi un’emergenza fiscale in un percorso di rientro ordinato.