Dall’Eremo di Sant’Onofrio al Sasso Caveoso: 700 luoghi insoliti da riscoprire

Torna in ottobre la quattordicesima edizione delle Giornate FAI d’Autunno: aperture speciali in oltre 350 città per esplorare luoghi segreti, palazzi dimenticati, eremi e scenari poco noti.
Le Giornate FAI d’Autunno tornano nel secondo fine settimana di ottobre portando con sé la magia di luoghi spesso chiusi al pubblico o poco conosciuti. Sono oltre 700 siti aperti in circa 350 località italiane: tra eremi arroccati, chiese storiche, fortezze, dimore signorili dimenticate, palazzi con affreschi segreti, scorci naturali incontaminati e vie antiche da percorrere con attenzione.
L’Eremo di Sant’Onofrio e il Sasso Caveoso: esempi simbolici
L’Eremo di Sant’Onofrio, sospeso tra la roccia e il silenzio, è uno dei luoghi simbolo dell’evento. Sorto nel cuore dell’Abruzzo, custodisce bellezze del passato, affreschi, atmosfere rarefatte e panorami che sembrano sospesi nel vuoto. Allo stesso modo il Sasso Caveoso, nel centro storico di Matera, offre scorci di storia rupestre, vicinanze sorprendenti tra pietra e luce, tra abitazioni scavate nella roccia e vicoli che sanno di antichità.

Perché partecipare e come approfittarne
Visitare questi luoghi significa più che curiosare: è immergersi in storie che parlano di comunità, tempo, identità. Le aperture sono generalmente gratuite o a offerta libera, con turni guidati per preservare i beni. È consigliato informarsi per tempo sulle prenotazioni, orari, tipi di visita (alcuni luoghi richiedono scarpe adatte, altri non sono accessibili a tutti). Le giornate sono anche occasione per scoprire piccoli borghi, sapori locali, artigianato e paesaggi spesso ignorati.
Le Giornate FAI d’Autunno non sono solo un evento culturale, ma una festa civile che aiuta a riconnettere gli italiani con le radici del proprio territorio. Aprono porte su memorie invisibili, suscitano meraviglia e invitano a scoprire che l’Italia è un libro aperto, fatto di pagine che aspettano solo di essere lette.