Stai pensando di comprare casa, sappi che è il momento più adatto. Ecco cosa devi sapere per poter chiedere un mutuo.
Sempre più giovani stanno prendendo in considerazione la possibilità d acquistare una casa piuttosto di vivere in affitto. I prezzi del canone di affitto sono aumentati ovunque, e ad oggi conviene molto di più richiedere un mutuo. Ecco perché la Bce ha scelto di cambiare la situazione.
La Banca centrale europea ha preso una decisione importante in merito ai tassi d’interesse dei mutui. Ha scelto di lasciarli invariati per la quinta volta dopo i dieci rialzi consecutivi cominciati a luglio 2022. “Le nuove informazioni hanno sostanzialmente confermato la sua precedente valutazione circa le prospettive di inflazione a medio termine” ci informa il board della Bce.
Guardiamo un po’ i numeri: l tasso sui rifinanziamenti principali è invariato al 4,50%, quello sui depositi è fermo al 4%, mentre quello sui prestiti marginali è al 4,75%. Il Consiglio ha riconosciuto che l’inflazione si è ridotta in maniera costante, ma “la crescita dei salari registra una graduale moderazione e le imprese stanno assorbendo parte dell’incremento del costo del lavoro con i loro profitti. Tuttavia le pressioni interne sui prezzi sono forti e mantengono elevata l’inflazione dei servizi“.
La Bce ha confermato la probabilità che potranno verificarsi dei tagli, in quanto il Consiglio direttivo “ritiene che i tassi di interesse di riferimento della BCE si collochino su livelli che forniscono un contributo sostanziale al processo di disinflazione in atto“. Inoltre ritiene opportuno “ridurre l’attuale livello di restrizione della politica monetaria“.
Dopo il 2021 e il 2022 in cui i mutui per le case avevano iniziato a salire irrimediabilmente, verso la fine del 2023 si sono visti i primi cambiamenti. Per il 2024 è stato perciò previsto un calo dei tassi d’interesse, soprattutto per quanto riguarda l’indice Euribor. Il cambiamento drastico si nota osservando i parametri di indicizzazione di lungo periodo dell’Eurirs (indice di riferimento dei mutui a tasso fisso).
Andrea Pennato, Amministratore Delegato di TeleMutuo.it, ci spiega: “Se a ottobre 2023 tutte le scadenze Eurirs erano superiori a quota 3%, oggi le varie durate dell’Eurirs registrano un valore tra 2,65% (Eurirs 10 anni) e 2,51% (Eurirs 25 anni). Gli Eurirs con scadenze più lunghe, ovvero le durate 30 e 40 anni, presentano un valore ancora più basso, rispettivamente del 2,40% e 2,24%, segno ulteriore della fiducia in un prossimo rallentamento dei tassi. Si tratta di una situazione anomala rispetto al passato, in quanto finanziamenti a lunga e lunghissima durata sono stati tradizionalmente più costosi rispetto a quelli di medio e breve termine“.
La maggior parte delle persone che richiede un mutuo dirige la sua attenzione verso quelli a tasso fisso, soprattutto ora che l’indice Eurirs sta calando. Oggi però, grazie al Tan del 2,59%, si può risparmiare sugli interessi fino a 40.000 euro alla fine del finanziamento. Inoltre gli under 36 possono beneficiare dei numerosi bonus entro la fine dell’anno.
Perciò il 31 dicembre 2024 è il termine massimo per poter richiedere al Fondo di Garanzia Mutui Prima Casa di fare da garante fino all’80% del costo dell’immobile, riuscendo in questo modo ad ottenere un mutuo al 100%. Per poter usufruire di questa agevolazione è importante avere alcuni requisiti: bisogna avere meno di 36 anni, è necessario appartenere alle categorie prioritarie previste (come i nuclei monogenitoriali con figli minori), ma ciò che è più importante è l’ISEE che non deve superare i 40 mila euro.