IA, arriva anche in farmacia: ecco i nuovi farmaci per curare alcune malattie del secolo
Sembra che la ricerca stia facendo enormi passi in avanti: ecco cosa è in grado di fare l’Intelligenza Artificiale.
Il mondo dei farmaci è così vasto che ci si perde al suo interno. Tra le innumerevoli categorie di medicinali, abbiamo quelli appartenenti al gruppo dei farmaci biologici, ovvero quello creati e prodotti con dei principi attivi estrapolati da un sistema biologico.
Di solito si parte dall’analisi e dallo studio di alcune proteine per trasformarle in farmaci efficaci e soprattutto sicuri per la salute dell’uomo. Sembra però che questo processo svolto da sempre dall’uomo sia stato sostituito dalla precisione che apporta l’intelligenza artificiale.
L’IA infatti prevede l’utilizzo di tecniche avanzate analitiche-strumentali che stanno cambiando la concezione della medicina, soprattutto della biologia generativa.
Si tratta di un approccio totalmente innovativo: partendo da un apprendimento automatico (machine learning) per lo sviluppo di nuove proteine mediche, si ha l’obiettivo di creare nuovi farmaci biologici come enzimi, ormoni, sieri, vaccini, emoderivati, anticorpi monoclonali, immunoglobuline e allergeni, con la struttura e le proprietà ricercate per creare quel tipo di farmaco.
Cosa fanno i ricercatori
Gli scienziati stanno utilizzando i dati delle proteine per creare gli algoritmi necessari per la machine learning che ha il compito di progettare le molecole in maniera più rapida ed efficace. I prodotti creati poi verranno analizzati in laboratorio tramite delle apposite piattaforme automatizzate.
Se fino a qualche anno fa i sistemi informatici avevano difficoltà nello studio delle proteine, oggi riescono a progettarne di nuove non esistenti in natura. Il risultato è un globale miglioramento della progettazione dei farmaci grazie proprio all’IA.
Il nuovo metodo per la creazione dei farmaci
La rivista scientifica Nature ha pubblicato il nuovo metodo, perfezionato dal team di ricerca guidato da David Baker dell’Università di Washington a Seattle. L’IA riesce a creare in brevissimo tempo le molecole utili in alcuni ambiti medici, come i biomarcatori per individuare inquinanti o patologie.
“È un rilevante passo in avanti rispetto a quanto si era imparato a fare finora“, ha spiegato Marco Marcia, biochimico del Laboratorio Europeo di Biologia Molecolare, fondato nel 1974 che nel 2022 aveva studiato la struttura tridimensionale della maggior parte delle proteine di ben oltre 200 milioni di organismi viventi grazie l’algoritmo dell’IA AlphaFold, creato e progettato in collaborazione con DeepMind. Si tratta di un grande risultato per poter andare avanti nella ricerca e trovare cure per patologie e malattie ancora incurabili.