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1000 euro solo se sei una mamma: il Governo Meloni sta rivoluzionando proprio tutto | Attenzione alle scadenze

Bonus mamma
Il governo Meloni sta rivoluzionando tutto – Depositphotos – Interno18.it

Se sei una mamma, questo articolo è proprio per te: anche tu potresti avere questa importante agevolazione.

Da gennaio 2024 è stata creata la nuova Legge di Bilancio, che ha stabilito nuove agevolazioni e bonus per tante categorie di persone che necessitano un aiuto dallo Stato.

Una delle novità assolute è il Bonus Mamme, che permette di usufruire di un esonero dalla contribuzione previdenziale fino al 9,19% della retribuzione mensile, raggiungendo un limite massimo di 3000 euro all’anno (distribuiti mensilmente).

Questo grande vantaggio è destinato alle mamme lavoratrici con almeno tre figli a carico. A partire da quest’anno però si sta pensando di estendere il Bonus anche alle mamme con due figli, vista la situazione economica in Italia.

L’agevolazione è estesa a tutte le lavoratrici dipendenti che operano sia nel settore pubblico che in quello privato, comprendendo anche quello agricolo con contratto a tempo indeterminato, in somministrazione e in apprendistato.

Simulazione del Bonus

Il Sole 24 Ore ha pubblicato la simulazione di un’eventuale lavoratrice apprendista con retribuzione imponibile mensile di 1.900 euro e un’aliquota contributiva pari al 5,84%. In una situazione simile, la lavoratrice avrebbe in busta paga mensile un aumento di 110,96 euro grazie al Bonus.

Mettiamo il caso che un’altra lavoratrice faccia parte di un nucleo familiare composto da tre membri e abbia un reddito annuo pari a 24.700 euro, viva in affitto e abbia un patrimonio immobiliare di 10.000 euro, e il suo ISEE ammonti a circa 7.000 euro. Secondo questi dati, il Bonus si tramuterebbe in 510,96 euro mensili in busta paga, già sommati all’assegno unico universale.

Mamma con bambino
Una mamma lavoratrice dipendente ha molta probabilità di poter ottenere il Bonus Mamme oltre l’assegno unico universale – Depositphotos – Interno18.it

Altri esempi

Nel caso in cui una dipendente assunta con contratto a tempo indeterminato abbia uno stipendio lordo mensile pari a 2.692 euro, avrà un’aliquota contributiva a suo carico del 9,19% che diventa appunto un esonero mensile di 247,39 euro.

Se una mamma lavoratrice ha un reddito annuo di circa 35.000 euro, tre figli non maggiorenni a carico e un altro membro della famiglia che presenta disabilità (non considerando i bambini), una casa di proprietà con un valore IMU pari a 50.000 euro e un patrimonio mobiliare che ammonta a 10.000 euro, presenterà quindi un ISEE di 9.014 euro: ciò significa che solo l’assegno unico universale sarà di 794,8 euro. A questa cifra va aggiunto il Bonus Mamme, che permetterà alla madre lavoratrice dipendente di avere mensilmente un totale di 1.042,2 euro in busta paga.